Mani che realizzano una borsa di pelletteria artigianale
Il mondo della pelletteria

Come Creare una Borsa di Pelle, Ecco Come si Produce Artigianalmente

Che le nostre borse in pelle artigianali, come d’altronde tutti i nostri prodotti, vengano interamente realizzate a mano ormai lo sapete. Trattandosi di produzioni artigianali la loro più grande caratteristica è che ognuna di esse è, in effetti, unica ed originale, oggettivamente non ci sono due pezzi perfettamente identici tra loro. In questo articolo vi parleremo di come creare una borsa di pelle e come si produce artigianalmente.

La partenza, come per tutto, e’ l’idea, il desiderio di voler creare qualcosa che non sia un semplice accessorio di pelletteria ma bensì quello che diventerà un compagno di vita, di situazioni ed esperienze molteplici.

E’ evidente quindi che non si tratta di moda, ma di tentare di proporre un oggetto che sia sempre attuale, sempre portabile, senza stagioni, come avrete capito non ci interessa la tendenza del momento, i nostri accessori hanno la potenzialità di accompagnarvi sempre e comunque.

Dicevamo l’idea come base per la creazione, a questa si accosta la scelta del materiale, che nel nostro caso è stata indirizzata verso la pelle conciata al vegetale e ancor più nello specifico nella vacchetta. Questo per poter garantire l’eccellenza del made in Italy e il rispetto della nostra tradizione di artigiani toscani e fiorentini in particolare.

Come nasce una Borsa?

Per chi è del settore è un processo noto, ma ovviamente per chi invece non lo è e si affaccia per la prima volta a questo mondo può essere affascinante scoprire il processo di creazione di una borsa, o comunque, visto che stiamo scrivendo questo articolo, ci auguriamo possa esserlo.

Dalla semplice idea si passa alla creazione di un qualcosa di tangibile, su cui e’ possibile lavorare.

Ecco quindi che il pensiero viene messo su carta, dallo schizzo al disegno tecnico fino a giungere alla creazione del cartamodello vero e proprio. Il cartamodello altro non e’ che la messa su un cartoncino rigido di tutti i vari pezzi che compongono la nostra borsa: fondo, fianchi, pattina, quadranti, etc..

Questi componenti sono specifici per ogni singolo modello che intendiamo andare a creare.

UBorsa a tracolla Uther in pelle di Vacchetta cognac tre quartina volta che il cartamodello è stato ultimato si passa a scegliere il materiale con cui dar vita al prodotto finito. Ad ogni modello, a volte a parti dello stesso modello, si associano materiali diversi, è il caso per esempio della nostra Uther: in questa borsetta in pelle realizzata a mano alcune parti, che necessitano di essere più morbide, sono realizzate con vacchetta volanata e altre con vacchetta liscia.

E’ fondamentale avere chiaro cosa si vuol creare per fare il giusto abbinamento con il materiale e i diversi spessori che la pelle deve avere in base alla funzione che quel particolare pezzo avrà nella borsa nel suo complesso: non sempre, infatti, un certo pellame va bene per tutto quello che possiamo pensare di creare.

Una volta ultimato il cartamodello e scelto il pellame quest’ultimo entra nel processo di taglio uno dei momenti più delicati e per i quali e’ necessaria molta esperienza e attenzione per evitare eventuali sprechi di pelle utilizzandola e sfruttandola al meglio e soprattutto identificando quelli che possono essere poi difetti sul prodotto finito e che, non sempre prima del taglio, sono così evidenti.

Nel caso di produzioni seriali per questo processo si utilizzano fustelle o anche macchinari che tagliano autonomamente la pelle, per Re Artù in Firenze, invece, il tutto è realizzato interamente a mano, il che richiede una grande maestria, soprattutto se vengono utilizzati pellami pregiati come coccodrillo o altri rettili.

A taglio ultimato avremo quindi i vari pezzi che, una volta rifilati e montati insieme, comporranno la nostra borsa in pelle passando per quella che è la fase di assemblaggio e cucitura composta da momenti diversi.

La Scarnitura

Inizialmente i vari pezzi tagliati, leggermente più grandi della loro forma finale, in quello che viene comunemente chiamato sbozzo, vengono sbassati mediante un macchinario fino allo spessore desiderato.

A questa fase segue l’applicazione dei vari rinforzi, diversi in base al pezzo che andiamo a considerare e al suo utilizzo, questo processo detto soppannatura fa si che ogni parte abbia la giusta consistenza, il giusto sostegno per quella che sarà la sua funzione finale.

Si arriva quindi alla fase di rifilo dove alle parti sbozzate viene data la forma e dimensione ultima necessaria per essere montate insieme e cucite.

A questo punto i bordi sono scarniti ulteriormente in base alla necessità del modello, in modo che possano essere poi montati armoniosamente insieme.

La Colorazione

Adesso che abbiamo tutti i nostri pezzi tagliati al netto passiamo a quella che è la fase di tintura di dei bordi di tutte quelle parti che devono essere tinte prima del montaggio definitivo.

Anche questo processo e’ in realtà articolato in varie fasi:

  1. la spazzolatura dei bordi in modo che siano resi lisci e pronti per il colore.
  2. la fase di tintura vera e propria durante la quale normalmente viene data una prima mano di preparatore e poi il colore effettivo e che viene passato anche un paio di volte se non di più.
  3. ciascuno di questi passaggi prevede l’asciugatura nel forno di cui esistono vari tipi ma che hanno comunque tutti la funzione di far seccare il prodotto passato sulla costola.
  4. ultimo passaggio e’ quello della lissatura che liscia e lucida la costola utlimandola

Cucitura e assemblaggio

Finalmente arriva il momento di assemblare insieme le varie parti tramite inizialmente l’incollaggio e poi la cucitura che normalmente viene fatta a macchina.

Chi ci segue pero’ sa che noi arricchiamo spesso i nostri articoli con cuciture a mano molto più lunghe e laboriose di quelle classiche ma che rendono l’oggetto ancora più speciale.

Il processo della cucitura a mano prevede inizialmente una fase dove l’oggetto viene segnato, poi bucato con lesina o punteruolo e infine cucito. Ci vogliono pazienza, abilità, e una grande precisione perché il risultato sia buono.

La cucitura su pelle, sia essa a macchina o a mano richiede maestria, anche perché una volta sbagliato non e’ possibile tornare indietro: i segni lasciati sulla pelle dall’ago sono indelebili lasciando un danno irrimediabile.

Una volta cucita la fase di realizzazione e assemblaggio si può dire completata, rimane solo la rifinitura ultimissima fase in cui l’accessorio viene pulito sistemato e infine imballato.

Cosa serve per Fare una Borsa in Pelle?

Abbiamo detto che la prima cosa necessaria per creare una borsa in pelle fatta a mano è l’idea, il fantasticare sul quello che potrebbe esser realizzato, il cercare spunti e poi elaborarli.

Segue poi la messa su carta, prima magari sotto forma di sketch e poi di disegni tecnici e cartamodelli.

Quando si parla di pelletteria però il processo di creazione ha come scopo ultimo la realizzazione di una, seppur piccola, produzione. Nel caso di Re Artù in Firenze le produzioni sono mirate all’eccellenza e hanno piccoli volumi proprio per poter garantire il massimo della qualità e della lavorazione artigianale, in caso pero’ di grandi marchi, con cui anche noi lavoriamo, la fase di campionatura e produzione devono essere ben studiate per essere efficienti oltre che per garantire la qualità richiesta dal mercato del lusso.

Dal Campione alla Produzione: la storia di una Borsa in Pelle

1) ANALISI

In una prima analisi vengono presi in esame aspetti molto poco poetici, se si vuol dire così, tempistiche, costi, numero di pezzi da realizzare.

Tutto questo serve per accertarsi che il progetto possa avere un futuro, sia un lavoro fattibile nella sua interezza.

2) SVILUPPO DEL PROGETTO

Una volta deciso che il progetto può effettivamente andare avanti parte tutta la fase di ideazione che abbiamo già preso in considerazione: disegno, disegno tecnico e cartamodello.

Una volta arrivati a questo punto e’ importante vedere concretamente se quello che ci eravamo fino a quel momento solo immaginato corrisponde al vero.

Viene quindi realizzato un primo prototipo, un pezzo che non è necessariamente fatto con il materiale definitivo ma che ha il compito di far valutare effettivamente la propria creazione.

Se il prototipo piace si può andare in produzione, altrimenti la borsa, o qualsiasi altro accessorio, subisce uno sdifettamento delle modifiche per renderlo più vicino all’idea che si aveva originariamente.

Questo momento serve anche a chi crea l’oggetto per rendersi conto della scelta del materiale, che come abbiamo detto non sempre e’ corretto, del tempo necessario per la realizzazione e quindi anche dei costi.

Ovviamente quando si parla di lavorazioni artigianali i tempi aumentano e di conseguenza i costi. Anche se non e’ detto che il prototipo sia realizzato con il materiale finale e’ anche vero che più ci si avvicina e meglio e’ proprio al fine di valutare l’effetto complessivo del primo pezzo fisico esistente e le eventuali modifiche da fare.

Una volta sdifettato e realizzato un ulteriore campione con le modifiche si può passare finalmente all’effettiva produzione.

3) PRODUZIONE

Una volta approvato il prototipo si può finalmente passare a realizzare i pezzi che costituiscono la propria produzione, questi possono avere ovviamente varianti colore o abbinamenti diversi dal campione.

Per esempio nel nostro caso abbiamo deciso di ridurre le varianti unicamente al colore della vacchetta: cognac, bruciato, bordaux o verde, ma potevamo anche decidere di inserire accessori di galvaniche diverse o colori di fodere interne in base al colore esterno della pelle.

Non esiste un numero di pezzi stabiliti per la produzione: esistono produzioni molto grandi di svariate migliaia di pezzi o anche altre con numeri estremamente più contenuti, Re Artù in Firenze proprio in virtù della realizzazione artigianale rientra in questa seconda categoria.

Il Cartamodello per Creare una Borsa in Pelle: Cosa è e Come si Fa

Il cartamodello è la base da cui partire per iniziare a lavorare effettivamente sulla borsa.

In pratica è la trasposizione del disegno su di un cartoncino o meglio la messa su un cartoncino rigido di tutti i vari pezzi che compongono la nostra borsa: fondo, fianchi, pattina, quadranti etc e che sono specifici per ogni singolo modello che intendiamo andare a creare.

Nel cartamodello sono quindi raccolte tutte le informazioni circa la forma, la dimensione, il numero di ciascun pezzo da utilizzare, i margini per le cuciture e tutte le informazioni necessarie per realizzare effettivamente la borsa o qualunque altro accessorio.
Nel caso di una pelletteria artigianale a fare il cartamodello e’ chi poi effettivamente realizzerà fisicamente il prototipo, nel nostro caso Stefano che si occupa della modelleria e della fase di taglio e scarnitura.

Ovviamente non è il solo che lavora agli accessori di Re Artù in Firenze, ogni fase ha infatti il suo angelo che la porta avanti.

Come abbiamo detto il cartamodello è specifico per il singolo articolo e non è adattabile ad altri. Anche se può sembrare piuttosto semplice realizzare un cartamodello in realtà necessita di molta cura e attenzioni: sbagliarlo vuol dire sbagliare il prototipo.

Il primo step è riportare i vari pezzi della borsa sul cartoncino, un po’ come se potessimo disassemblare lo sketch iniziale nelle varie parti che compongono l’oggetto.

Il primo passo per lavorare al cartamodello è quello di dividere a metà il cartoncino in modo che tutto sia proporzionato e speculare.

Ci sono infatti diverse parti in una borsa, come per esempio i fianchi, che sono identici. Il procedimento per ottenerli, a livello di modello, sono tutto un mix di simmetrie in modo che il risultato sia una copia della prima sull’altra parte senza quasi l’uso di righe o squadre.

Durante la creazione del cartamodello vengono segnati i punti di riferimento salienti per esempio da dove deve partire la cucitura e, se si parla di cucitura a mano, vengono segnati i singoli punti che poi dovranno essere riportati sulla pelle da forare con punteruolo o lesina per il passaggio del filo.

Vengono segnati su carta anche i componenti dello specifico cartone per sapere a cosa si riferisce: si tratta di una pelle esterna o di una fodera interna con i relativi spessori e punti di riferimento in modo da avere una vera e propria ricetta quando poi si arriva alla fase di taglio.

Le Fustelle e la Fase del Taglio della Pelle

Normalmente il taglio di un accessorio di pelle viene realizzato mediante l’uso di uno strumento detto fustella ossia una sagoma in acciaio, con una parte tagliente che è in grado di dare alla pelle la forma desiderata.

Le fustelle servono quindi per eseguire tagli sempre uguali e precisi, identici l’uno all’altro, oltre che nella pelletteria sono largamente usate in campo tipografico per il packaging.

Per essere utilizzata la fustella viene posta sopra la pelle e poi inserita all’interno della fustellatrice che abbassandosi con la pressione fa si’ che il bordo tagliante penetri la pelle tagliando la forma desiderata. Nella fustella sono inserite anche delle strisce di gomma che servono per farla “scaricare” ossia far si che il materiale fustellato venga espulso senza restare incastrato.

Come più volte detto per le lavorazioni di Re Artù in Firenze non usiamo fustelle, infatti praticamente tutti i nostri articoli sono tagliati a mano utilizzando il solo cartamodello.

Chiaramente se dovessimo realizzare quantità importanti le fustelle sarebbero necessarie: il risparmio di tempo sarebbe considerevole. Noi pero’, lo sapete, preferiamo regalarvi prodotti unici e perfetti anche nella loro imperfezione.

La Scelta degli Accessori

Un aspetto che finora non abbiamo considerato nella creazione di una borsa in pelle è quello della scelta degli accessori, la quale può sembrare banale, ma invece richiede come ogni fase la sua buona dose di attenzione e cura.

Gli accessori hanno sicuramente una funzione “meccanica” per la realizzazione di un articolo di pelletteria, ma sono anche un qualcosa che sicuramente lo impreziosisce, lo caratterizza, in qualche modo lo definisce.

Ci sono una grandissima varietà di accessori, anche già sapendo cosa si vuole scegliere è difficile orientarsi, la scelta ovviamente e’ determinata dallo scopo dell’accessorio se è o meno puramente estetico, in parte dalle tendenze del momento e anche ovviamente dal gusto soggettivo dell’artigiano.

Per Re Artù in Firenze abbiamo deciso di utilizzare degli accessori in ottone sia inteso come materiale sia intesa come galvanica, o colorazione. Sicuramente un accessorio in ottone risulta più pregiato rispetto a quella che può essere la semplice zama, più resistente ed esteticamente più bello, inoltre riteniamo che sia un accostamento molto azzeccato con la vacchetta che utilizziamo.

Ci sono pero’ anche delle motivazioni funzionali, come dicevamo prima, per quanto riguarda la nostra guinzaglieria artigianale per esempio la scelta di un materiale resistente è d’obbligo, si deve esser certi che il collare, pettorina o guinzaglio siano assolutamente sicuri per i nostri amici a quattro zampe.