E’ sicuramente uno degli accessori di pelletteria più utilizzati, sostanzialmente indispensabile, stiamo parlando ovviamente del portafogli, fondamentale per avere banconote, spiccioli e carte di svariato genere sempre a portata di mano. Il portafogli pero’ è anche un qualcosa tramite cui si può esprimere la propria personalità e il proprio stile, al pari di un qualsiasi altro accessorio o capo di abbigliamento.
Ecco quindi che la scelta del giusto portafogli diviene importante e il protendere verso articoli di artigianato, come ad esempio i portafogli in pelle fatti a mano a Firenze che realizziamo in Re Artù in Firenze, è il connubio perfetto tra bellezza, estetica e qualità. Inoltre, non meno importante, i portafogli in pelle artigianali, realizzati in pelle di qualità e da mani esperte, diventano un compagno di vita che muta con il proprietario, cambiando tonalità di colore e assumendo un aspetto vissuto che gli dona un sapore unico.
E’ evidente che una lavorazione artigianale garantisce caratteristiche che sono molto diverse rispetto a quelle di un prodotto industriale, lo abbiamo detto spesso e non ci stancheremo mai di ripeterlo, ogni oggetto handmade è sostanzialmente unico ed irripetibile, non ne esistono due che siano perfettamente identici.
La qualità è garantita dal lavoro di personale esperto nelle lavorazioni ed attento a correggere tempestivamente eventuali errori o imperfezioni che si possono presentare lungo il processo produttivo oltre che dall’utilizzo di materiali di altissima qualità nel nostro caso la vacchetta conciata al vegetale, lavorati con perizia e abilità col fine di ottenere un oggetto che sia bello, resistente e durevole nel tempo.
Il mondo del portafogli è estremamente vasto, lo è anche quello del prodotto handmade: ci sono tantissimi modelli con svariate forme e dimensioni si va dalle gradi dimensioni fino ai più piccoli da riporre nel taschino, si passa dalla forma più classica a quelle più innovativa.
Ecco che per scegliere il portafogli più gusto per sé è quindi importante farsi guidare dall’estetica ma anche valutare attentamente le proprie necessità e la praticità che richiediamo a un accessorio che ci accompagnerà nella nostra vita di tutti i giorni. Il portafoglio deve piacerci, è indubbio, ma deve essere anche e soprattutto funzionale.
Pensiamo quindi, prima dell’acquisto, a quella che è la nostra quotidianità, a quello che intendiamo riporre e come intendiamo farlo nel portafogli che andiamo ad acquistare.
Ci sono alcune piccole accortezze che si possono mettere in pratica per essere definitivamente soddisfatti dell’acquisto diciamo su un piano pratico oltre che su uno estetico.
- è fondamentale aver chiaro cosa intendiamo mettere dentro al portafogli, banconote certo, ma carte? Se sì quante? E gli spicci? Desideriamo avere tutto insieme o preferiamo invece avere un portamonete separato?
- valutare lo spazio per le banconote, che sia conforme al taglio che viene utilizzato (in realtà questa problematica con l’arrivo dell’euro è stata per buona parte risolta)
- come deve essere organizzato lo spazio interno? Di quanti scomparti abbiamo bisogno, quanto siamo persone che portano con sé il minimo necessario e quanto invece tendiamo a portarci dietro un numero svariato di tessere bigliettini e ricevute non cosi’ strettamente necessari?
Le Caratteristiche dei Portafogli in Vera Pelle
La pelle è il materiale per eccellenza nella realizzazione dei portafogli, come ovviamente di altri articoli di pelletteria.
Quella più utilizzata è quella di bovino, che può essere a sua volta liscia, martellata con decori a rilievo o intarsio, le lavorazioni che sono possibili in questo ambito sono svariate e la scelta ricade principalmente su un fattore estetico oltre che di prezzo ovviamente.
Anche se il vitello, in tutte le sue declinazioni, è indubbiamente il materiale più utilizzato non è certamente l’unico: pitone, coccodrillo ma anche nappe lo affiancano come pellami utilizzati frequentemente.
Ovviamente quando parliamo di materiali pregiati questo implica un aumento considerevole di prezzo, che rende l’oggetto ancora più esclusivo e di nicchia, anche noi ci stiamo affacciando a questi materiali e a breve sul nostro sito troverete i primi accessori realizzati in coccodrillo.
Anche per quanto riguarda il colore oggi la scelta è molto ampia, si trovano frequentemente modelli multicolor oltre che nei colori più classici.
Nel caso della pelle conciata al vegetale, lo abbiamo detto nel post a lei dedicato, la scelta dei colori è un po’ più limitata dal momento che si tratta di un tipo di concia più naturale.
Un portafogli artigianale in pelle quindi è un investimento che dura nel tempo, pertanto è giusto sottoporlo a una regolare manutenzione, che gli garantirà una lunga vita. Per come pulire una borsa in pelle abbiamo un articolo dedicato sul blog, i consigli espressi li’ saranno perfetti anche per altri oggetti in pelle, non solo per le borse.
Ovviamente per quanto la pelle sia il materiale principe sappiamo che non è l’unico utilizzato nella realizzazione di un portafogli artigianale, vediamo di fare una rapida carrellata di quelli che possono essere gli altri materiali utilizzabili, per quanto noi di Re Artù in Firenze in tal senso abbiamo fatto una chiara scelta di preferenza.
Si tratta per lo più di materiali sintetici:
- la similpelle o ecopelle sicuramente meno delicato e meno costoso che garantisce un’ampia gamma di colori e che è l’alternativa più simile esteticamente alla vera pelle.
- poliestere (nylon) usati prevalentemente da una clientela giovanile e dinamica sono impermeabili molto resistenti e lavabili in acqua.
- alluminio e tyvek sono le ultime frontiere trovate da chi si occupa della ricerca dei materiali il primo utilizzato prevalentemente per i portacarte di credito perché ottimo per evitare che si smagnetizzino il secondo è invece un tessuto non tessuto molto resistente e personalizzabile in termini di tessiture e colori.
Portafogli Uomo in Pelle: Materiali, Modelli e Tipologie
Abbiamo già detto che il portafogli è un accessorio fondamentale e che per sceglierlo ci si deve affidare sia a fattori funzionali che a fattori estetici.
Dopo la scelta del materiale e del colore a tal proposito sono fondamentali forma e dimensione.
Tra gli uomini c’è chi predilige il portafoglio verticale, che si porta nella tasca interna della giacca ma c’è anche chi ha un abbigliamento più sportivo e quindi preferisce una forma che si adatti meglio alla tasca dei pantaloni con apertura orizzontale e più sottile quindi probabilmente senza il porta spiccioli integrato.
Parlando di portafogli da uomo il più classico è quello che ha due sole ante pieghevoli, all’interno puo’ esserci un porta monete, a volte una pattina porta documenti come nel caso del nostro Dagonet, e ovviamente delle taschine portacarte di credito. Si tratta di uno dei modelli più sottili per cui viene preso solitamente per le tasche dei pantaoni.
Una variante più elegante ma forse meno diffusa è quella con tre ante uguali, perfetto per le giacche è pero’ più voluminoso e ovviamente capiente
Oltre al classico portafogli da uomo esiste anche il ferma soldi, adatto a qualunque tipo di banconota ed estremamente pratico. Grazie alle dimensioni ridotte infatti occupa pochissimo spazio e ha un peso praticamente nullo.
E’ molto comodo per sistemare le banconote, di solito in ordine di taglia. Alcuni modelli di fermasoldi permettono anche di portare alcune tessere e documenti, anche se ovviamente non in un numero pari a un portafogli vero e proprio.
Ci sono poi dei portafogli che sono dedicati a coloro che viaggiano spesso e che quindi hanno la necessità di potare con sé passaporti e biglietti arei o del treno, spesso sono dotati di tracolla per avere sempre tutto a portata di mano oltre che per una questione di sicurezza ovviamente.
Ci sono infine modelli di portafogli che sono studiati per coloro che usano molto carte di credito o bancomat e raramente il contante. La forma ricorda appunto quella di una tessera con i diversi scomparti per inserire le carte.
Portafogli Donna in Pelle: Materiali, Modelli e Tipologie
Se scegliere un portafogli da uomo può essere difficile lo è altrettanto, se non di più, la scelta di un portafoglio da donna.
Dimensione, colore, a volte determinato non solo dal gusto ma anche dalla stagione di utilizzo, funzione se deve essere anche un portacarte, un porta telefono oltre che un semplice portafogli, la chiusura se con automatico o lampo… sono veramente molteplici gli aspetti da tenere di conto.
Dimensione Portafogli Donna
La grandezza del portafogli è una questione fondamentale.
La scelta di un portafogli grande che preveda anche un porta telefono ha sicuramente il grandissimo pregio di non esser costrette a portarsi dietro la borsa magari ingombrante in certe situazioni.
Tuttavia è anche vero che anche modelli di portafogli più piccoli hanno il loro fascino, chi scrive ad esempio difficilmente rinuncia a una bella borsa, a quel punto non c’è la necessità di avere un maxi portafogli, anzi, in alcune situazioni non è proprio possibile perché la bella borsa non sempre lo permetterebbe.
Chiusura Portafogli Donna
E’ sicuramente un elemento fondamentale e determinante e si dividono in due tipologie principali:
- quelli con la lampo che sono caratterizzati dalla compattezza e sicurezza e hanno un’organizzazione interna a soffietto dove una tasca centrale che normalmente costituisce il porta spiccioli, divide in modo speculare l’interno.
- quelli con bottone automatico che hanno un apertura a libro e la tasca dedicata alle monete si trova su uno dei due lati.
La praticità di un Portafogli Donna
Praticità è comunque la parola chiave, un portafogli lo abbiamo detto più volte deve essere comodo, pratico, semplice da aprire e con un accesso facile alle carte e alle banconote oltre che facilmente abbinabile e trasferibile da una borsa a all’altra, quindi con una dimensione che si adatti al resto del guardaroba.
Tutto questo senza rinunciare a uno stile gradevole e a dettagli esclusivi, che una lavorazione artigianale è sicuramente più attenta a mantenere e valorizzare.
Pelle di Struzzo e Portafogli: Vanno D’Accordo?
Abbiamo detto che la scelta del materiale in un portafogli in pelle artigianale è importante, anzi fondamentale. Anche se nel nostro caso parliamo di accessori che sono comunque realizzati in pelle, sappiamo che ci sono svariati tipi di pellami e anche il portafogli può essere fatto ovviamente in molteplici materiali.
C’è anche la possibilità di realizzarli pertanto in pelle pregiata includendo in questa categoria ovviamente anche lo struzzo. Si tratta di un tipo di pellame molto versatile perché elastico e duttile ma al contempo morbido e resistente, in grado di rimanere splendido per anni. La caratteristica principale lo abbiamo detto, sono i piccoli pallini che altro non sono che i follicoli su cui erano attaccate le piume.
h3 Portafogli Donna in Pelle Lavata: Cosa Sono e che Effetto Hanno
Un look completamente diverso, dal carattere vintage se vogliamo definirlo cosi’, è quello che si puo’ ottenere con la pelle cosi’ detta lavata.
Questa è un tipo di lavorazione per cui la pelle presenta alcune “macchie” dovute al processo di spazzolatura e che ovviamente non sono da considerarsi dei difetti ma una caratteristica tipica del materiale. Il risultato sono bellissimi portagogli donna in pelle lavata dallo stile unico e retrò.
Tipologie di Chiusure per i Portafogli in Pelle
Esistono diversi tipi di portafogli e pertanto esistono anche diversi tipi di chiusure. Ognuna di esse ha caratteristiche e storia diversi:
- La chiusura Lampo è stata creata a metà dell’800 nella sua prima versione erano fatte con dentini in metallo più precisamente in alluminio o in lega di ottone ed erano caratterizzate da una grande resistenza negli anni, anche se erano un po’ più lente nello scorrere.
Le cerniere lampo in plastica sono ovviamente successive, sono anche loro molto resistenti, anche se non quanto quelle metalliche, ma sono sicuramente più scorrevoli, quindi perfette per elementi che devono essere aperti e chiusi rapidamente. Mentre le cerniere metalliche sono caratterizzate dal colore argento, oro od ottone, come le nostre, le cerniere di plastica possono essere in praticamente qualsiasi colorazione.
- un’altra chiusura molto utilizzata nei portafogli è quella tramite bottone a pressione, nato sulla fine dell’800, è costituito da due parti ,maschio e femmina, che si incastrano tra loro mediante appunto la pressione delle dita. Per essere applicati tuttavia occorrono dei ricambi che ne permettono il montaggio. Alla versione con bottone noi di solio preferiamo quella più semplice mediante ciappa in pelle che attraversa un passante in pelle anch’esso.
- per concludere l’excursus sulle varie chiusure parliamo sicuramente di quella a scatto principalmente utilizzata nei portamonete e nelle varianti più grandi anche in alcune borse. Sono chiusure sicuramente solide e sicure dal design elegante.
La Tradizionale Produzione di Portafogli in Pelle a Firenze
Se ci seguite da un po’ sapete quanto siamo orgogliosi delle nostre origini e tradizioni di artigiani fiorentini.
Firenze infatti da sempre è famosa per la produzione di articoli di pelletteria made in Italy e soprattutto di quella di alta qualità e di lusso.
Ancora oggi nella zona attorno a Firenze convivono i grandi brand internazionali e le piccole botteghe artigiane a conduzione prettamente artigianale, come Re Artù in Firenze, di cui anche i primi spesso e volentieri si avvalgono.
Anche la produzione quindi dei portafogli affonda in una tradizione antica e consolidata.
La storia della pelletteria fiorentina è strettamente legata al fiume che bagna la città, ossia l’Arno, infatti all’inizio le pelli venivano messe a bagno proprio nel letto del fiume che essendo tra l’altro navigabile permetteva una buona connessione dal punto di vista commerciale e di scambio con i centri vicini.
Poi a causa dei forti odori, l’attività fu spostata nelle vicinanze di Piazza Santa Croce. Sebbene fosse un’arte delle minori, non fu meno numerosa occupando due vie, che nei secoli ebbero differenti nomi e che oggi sono conosciute come via delle Conce e via dei Conciatori. La tradizione della concia in quanto tale è oggi portata avanti in quello che si chiama distretto del cuoio nella zona di Santa Croce sull’Arno.
Per dare una piccola infarinatura storica e far capire quanto indietro si va nel tempo basti pensare che già nel ‘200 l’Arte dei Cuoiai o Galilai ossia una delle Arti Minori delle corporazioni delle arti e mestieri di Firenze associava tutti i fiorentini che praticavano il mestiere del cuoiaio, del conciatore, del venditore di cuoio e del doratore.
Nel 1560 circa Cosimo I unificò l’Arte dei Cuoiai a quella dei calzolai mentre in contemporanea nasceva l’Università dei maestri del Cuoiame.
Nonostante questo si deve aspettare la seconda metà del ‘700 per avere il primo documento ufficiale legato alla lavorazione della pelle e più precisamente a un’indagine di mercato relativa all’attività conciaria in Toscana. Da questo si evince come già in quel periodo Firenze producesse la gran maggioranza delle pelli presenti sul mercato.
Dopo Questa piccola divagazione storica possiamo ancora di più affermare che Firenze resta la capitale indiscussa della pelletteria made in Italy e della lavorazione handmade.